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Quando le possibi-
lità esplodono, si moltiplicano... L'estate di Perugia

La stagione del risveglio e del ritorno... Autunno a Perugia

Il fascino di una città intima
e frizzante... Perugia d'inverno

La primavera di Perugia si annuncia con l'esplosione di tonalità che solo l'Umbria sa offrire. Le colline e i dintorni di Perugia si colorano nuovamente, i boschi rinverdiscono, e i prati si ricoprono di fiori.
La natura della verde Umbria rinasce, e Perugia con lei.
Ci sono molti modi per apprezzare le bellezze ambientali che solo la stagione primaverile può mettere in pieno risalto. Uno di questi è la visita al Bosco Didattico di Ponte Felcino, un'area di interesse naturalistico e ambientale attrezzata per valorizzare le molte varietà botaniche presenti sul pianeta.
In uno spazio di circa 6 ettari si possono ammirare oltre 2.000 esemplari rappresentativi di oltre 100 diverse famiglie botaniche, divise in due grandi serre, una delle quali è riservata alle piante di origine tropicale. Completano il percorso un giardino acquatico, una foresta planiziale, un frutteto realizzato interamente con specie di antica coltivazione e oramai quasi in via di estinzione, e un "Rosario", composto da circa 600 varietà diverse.
Appena le giornate si fanno più miti la voglia di correre all'aria aperta prende il sopravvento e nei parchi cittadini si riversano atleti e sportivi di ogni genere, ma anche tutti coloro che intendono semplicemente camminare all'aria aperta.
La più frequentata fra le aree verdi di Perugia è certamente quella di Pian di Massiano, una distesa verde di oltre 70 ettari, attrezzata per qualsiasi tipo di attività all'aria aperta. Le distese verdi e le piante sono percorse da lunghi itinerari pedonali e ciclabili, circondati da strutture sportive nelle quali è possibile praticare calcio, calcetto, pallavolo, basket, baseball, tiro con l'arco e molto altro ancora. Le molte panchine disposte lungo i sentieri offrono un fresco ristoro, così come i chioschi dove è possibile acquistare bibite rinfrescanti.
Altra meta di grande interesse naturalistico è l'Orto Medievale, un vero e proprio museo a cielo aperto, dove attraverso la coltivazione di piante dal ceppo antico e la loro disposizione che riproduce fedelmente l'arte tutta medievale di parlare in chiave simbolica attraverso la costruzione di giardini ornamentali.
In primavera un altro luogo simbolo di Perugia si risveglia, il lago Trasimeno, l'oasi più affascinante dell'Italia centrale e non solo. Con la sua estensione di 128 Km² è uno dei più grandi della penisola, pur se poco profondo. Per difenderne la sopravvivenza e la qualità dell'ambiente, dal 2006 il lago Trasimeno è entrato a far parte dell'associazione "Living Lakes", una rete internazionale che da anni si impegna nella protezione di ecosistemi lacustri di particolare pregio, promovendo progetti di sviluppo sostenibile. Il lago Trasimeno è così entrato a far parte di un circuito mondiale che comprende una quarantina di laghi fra i più belli del pianeta.
Tutta l'area che circonda il Trasimeno in Primavera risplende di una meravigliosa luce riflessa, nella quale si confonde il blu intenso delle acque del lago e il verde smeraldino dei boschi che lo circondano. Il lago è circondato da meravigliosi borghi medievali ricchi di storia, cultura, tradizione e fortificazioni che impreziosiscono il territorio.
Il lago Trasimeno in primavera è il luogo ideale per una gita fuori porta, offrendo infiniti spunti di divertimento e itinerari per escursioni avvincenti. I traghetti navigano continuamente da una sponda all'altra, posandosi sui borghi che circondano le sue sponde, facendo tappa sulle tre isole che galleggiano sul lago, la Maggiore, la Minore e la Polvese. L'isola Polvere è la più estesa, è proprietà della Provincia di Perugia che l'ha adibita a Parco Scientifico, trasformandola in area didattica in cui si svolgono regolarmente corsi di sperimentazione, ricerca e didattica. L'isola maggiore è invece l'unica abitata in modo stabile da circa 35 persone che si dividono una superficie di 2 Km².
Molto suggestive sono inoltre le manifestazioni che annualmente si ripetono nel comprensorio del lago Trasimeno, come ad esempio la rassegna "Coloriamo i Cieli", la festa degli aquiloni che vengono librati in volo sopra le acque del lago che si svolge fin dal 1984 a Castiglion del Lago fra aprile e maggio.
Per quanto riguarda gli eventi, il mese di maggio porta con se una delle manifestazioni più sentite che si svolga nel circondario di Perugia, il Calendimaggio, la rievocazione storica che ogni anno riporta la città di Assisi in piena epoca medievale. Per le vie cittadine sfilano comparse in costume fra sbandieratori, cori, danze, corte e sfide nelle quali la Parte di Sopra e la Parte di Sotto, antiche fazioni medievali, si contendono l'ambito palio.
Ma il 15 di maggio riserva un altro grandioso spettacolo per chi si trovi in Umbria, la celebre Festa dei Ceri di Gubbio, un evento unico nel suo genere. Si tratta del più antico e misterioso evento rituale che si conosca, le cui radici affondano nei secoli, perdendosi nella notte dei tempi. E' una manifestazione d'origine pagana che la tradizione cristiana ha rielaborata, dirigendola verso il culto di Sant'Ubaldo, il santo patrono di Gubbio. Il complesso cerimoniale inizia fin dal giorno precedente, accompagnando i Ceri (macchine di legno composti da due prismi ottagonali sovrapposti, sulla sommità dei quali sono poste le statue di S. Ubaldo, S. Giorgio e S. Antonio, dal peso di 4 quintali ognuno). La "Festa" vera e propria consiste nella corsa dei ceraioli che a spalla trasportano i ceri lungo le vie di Gubbio, fin sulla sommità del monte Ingino, culminando solo una volta che i tre ceri sono giunti all'interno della basilica del santo patrono.