Un evento che venne a polarizzare l'attenzione della città di Perugia verso il Convento del Monte fu la
costruzione della nuova Biblioteca, iniziata nel 1754 per interessamento del Padre Carlo Maria Angeletti
da Perugia. Fu Mons. Riccardo Fernaini, vescovo di Perugia, a porre la prima pietra, proprio sulle fondamenta
di una rocca o fortezza, iniziata al tempo di Urbano VIII nel 1644. I lavori vennero portati avanti con
grande impegno e ci fu una gara di generosità da parte di tutta la città per sostenere i lavori iniziati.
La Biblioteca misura m. 22 di lunghezza, m. 14 di larghezza e 10 di altezza.
Nella nuova sede monumentale confluirono, per essere modernamente disposti e catalogati, i preziosi fondi
librari dello Studium teologico francescano del Monte. Ad essi, presto si aggiunsero nuovi
nuclei, in parte offerti da frati, in parte provenienti da donatori laici.
Nulla lasciava presagire che di lì a poco la Biblioteca di Monteripido, ricca di circa 10.000 volumi,
perfettamente ordinati e classificati in appositi scaffali a giorno, doveva essere smembrata e in parte
dispersa, prima con le requisizioni napoleoniche del 1809-1815, poi con il sequestro conservativo del 1860,
ed infine con la demanizzazione del 1866. Nel 1874 i frati riscattarono il Convento all'asta e riacquistarono
l'immobile e i mobili-scaffalature della Biblioteca.
Attualmente questa Biblioteca conserva circa 8.000 volumi, tra cui manoscritti del secolo XVIII, cinquecentine
rarissime e di notevole valore (restaurate con vera maestria dalle Monache benedettine di Citerna) ed un
prezioso archivio, con documenti del secolo XIV. Negli anni '90 venne completamente rifatto il tetto,
ancorati gli antichi travi del soffitto e restaurata la splendida decorazione del soffitto, opera di
Paolo Brizi da Fano. Una recente pubblicazione (M. ALFI - C. BIANCHI - G. CHIOCCHINI, La Biblioteca
del Monte a Perugia tra storia e cronaca, Perugia 2000), ben curata dal punto di vista storico e
tipografico, ne racconta le gesta.
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